Tutto è nato dalla voglia di creare qualche cosa fatto con le mie mani.

Le mie prime creazioni erano basate esclusivamente su “Perline”. Uno Swarovskino, una pietruzza di ametista, magari una qualche perlina di lava, un gingillo di ottone un po’ di fantasia ed ecco fatto un gioiellino.

Questa passione per diversi anni era in conflitto con la mia vita professionale per mancanza di tempo da dedicare alla creazione dei gioielli e quindi la svolgevo solo marginalmente.

Nel corso degli anni ( lavorando solo a tempo parziale) mi sono avvicinata al mondo dei Mercatini e, a contatto con la “Gente”, una parola di qua, un consiglio di la, una richiesta di qua e un suggerimento di la, la voglia di stare a contatto con la “Gente” e soprattutto la voglia di creare è andata aumentando.

Per puro caso ho sentito parlare di un metodo che lavora l’argento in diversi modi. Detto fatto eccomi a sperimentare le diverse tecniche frequentando un corso. Maneggiando questo “ARGENTO” è da subito nata una vera passione per la lavorazione delle “FOGLIE” naturali.

Prevalentemente raccolte nei nostri boschi e prati locali vengono lavorate allo stato naturale. Chi più chi meno ( da me scherzosamente chiamate foglie ribelli perche sembra che rifiutano l’argento) si lasciano lavorare con l’argento liquido fino ad ottenere lo spessore desiderato. A questo stadio la foglia sembra di gesso ed ha perso completamente la sua vitalità. Dopo una cottura ad alta temperatura con un forno speciale la foglia da fragile che era si presenta nella sua forma solida ed è qui che subentra la metamorfosi che mi ha così affascinato.

Da foglia senza vitalità lavorandola con diverse lucidature e sfumature regalatele dalle ossidazioni riprende vita e rinasce la foglia vitale trovata sulla pianta o nel prato che potrà però durare nel tempo.

Da qui al desiderio di creare un Atelier ed un punto di incontro e di vendita per la “Gente”non è passato molto tempo e di conseguenza è nato l’atelier “ FOGLIARGENTO”, nome suggeritomi da una persona a me molto cara, mia figlia.

Brigitte Riser Bernasconi